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										●Centro 
										storico d’Amantea |   |  
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										Escursione nel centro storico di Amantea. 
										La visita può iniziare dal monumentale 
										complesso del Convento di San 
										Bernardino, per ammirare anche alcune 
										importanti opere d’arte (Cagini e 
										Bernini) e una preziosa raccolta museale 
										di oggetti ritrovati durante i lavori di 
										restauro. La visita prosegue per Corso 
										UmbertoI, per giungere nell’antico 
										nucleo urbano. La passeggiata consentirà 
										di scoprire angoli davvero suggestivi e 
										incontrare personaggi decisamente 
										folcloristici, tra un alternarsi di 
										dimore gentilizie, chiese e abitazioni. 
										Numerose le botteghe di pittori e 
										scultori del legno. Nella piccola 
										piazzetta a’ Chianura, quella di 
										Fortunato Pagliaro, pittore naif, 
										considerato il Ligabue amanteano. La 
										visita potrà terminare presso il Palazzo 
										delle Clarisse, ex convento edificato 
										nel 1600, ex dimora gentilizia, ora uno 
										degli edifici meglio recuperati di tutta 
										la Regione. Al suo interno è possibile 
										ammirare il frammento di una stele 
										araba, unica testimonianza rimasta del 
										loro breve dominio nel X secolo e una 
										pinacoteca unica nel suo genere in tutto 
										il Meridione, oltre 100 opere tutte 
										falsi d’Autore.  
										
										
										Tempo necessario 4h         
										
										
										
										
										www.comuneamantea.it 
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										●Fiumefreddo 
										Bruzio |  
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										Fiumefreddo è inserito nell’elenco dei 
										borghi più belli d’Italia e dalla sua 
										piazzetta, si ammira un panorama unico. 
										Nelle giornate limpide, infatti, lo 
										sguardo spazia da Capo Palinuro, fino a 
										posarsi sulla maestosa cima dell’Etna 
										dopo avere sfiorato le isole Eolie. |  
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										Oltre 
										al suggestivo e pittoresco borgo, il 
										visitatore potrà ammirare i resti del 
										Castello della Valle, dove al suo 
										interno, sono ammirabili molte opere di 
										Salvatore Fiume, il quale ha dedicato 
										molti anni della sua vita a questo 
										borgo. |  
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										A 
										Fiumefreddo si degusta la filiciata 
										– formaggio appena cagliato - e la 
										frittata di patate. 
										
										Tempo 
										occorrente 3h         
										
										
										
										
										
										www.comunedifiumefreddobruzio.it 
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										●Il 
										Santuario di San Francesco e gli 
										affreschi bizantini di Sotterra |  
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										La 
										città di Paola, cresciuta 
										tumultuosamente in questi ultimi anni, è 
										méta dei molti pellegrini che da tutto 
										il mondo venerano questo Santo. 
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										Il 
										santuario, ben indicato, si trova nella 
										parte alta della città, in luogo davvero 
										ameno. |  
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										Un 
										trenino che parte da Piazza della 
										Libertà, condurrà i visitatori al luogo 
										del culto. |  
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										Chiesa ipogea di Sotterra |  
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										Poco 
										più avanti, percorrendo la SS18, un 
										cartello vi indirizzerà a Sotterra. In 
										questo luogo che fu complesso basiliano, 
										i visitatori potranno ammirare uno 
										stupendo ciclo di affreschi d’epoca 
										bizantina. Un patrimonio ancora poco 
										conosciuto dai più. |  
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										Tempo 
										occorrente 3h   
										       
										
										
										www.santuariosanfrancescodipaola.it 
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										●Cleto, 
										la Valle degli Ulivi, o la Valle del 
										Silenzio |  
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										Si 
										arriva a Cleto e nella frazione di 
										Savuto, lasciando la SS18 all’altezza 
										del semaforo di Campora San Giovanni e 
										al bivio della torre Principessa, 
										bisogna girare a sinistra, seguendo le 
										indicazioni. |  
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										Cleto 
										è arroccato sulle pendici di monte Sant’Angelo, 
										uno sperone di roccia a cavallo tra la 
										valle del torrente Torbido e il fiume 
										Savuto. |  
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										Suggestivo il borgo medievale sul quale 
										campeggiano i resti del castello 
										angioino. |  
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										Nella 
										vallata di Cleto, vegetano 130.000 ulivi 
										tra i 700.000 censiti da un apposito 
										ufficio della CEE, lungo tutta la fascia 
										costiera cosentina e producono ogni anno 
										circa 20.000 quintali d’olio d’oliva 
										extravergine.di ottima qualità. Nel 2005 
										il comune di Cleto ha istituito il 
										protocollo della De.C.O. per i suoi 
										prodotti oleari. 7 i frantoi presenti 
										sul territorio. Interessante una visita 
										alla borgata di Savuto, una frazione 
										satellite di Cleto, anch’essa con i 
										ruderi di castello che era presidio 
										militare sulla valle omonima. Alla 
										Marina di Savuto, una frazione di Cleto, 
										ha sede l’Azienda Agricola Valle del 
										Savuto. L’Azienda agricola, che ha una 
										estensione di circa 200 ettari, produce 
										il Savuto doc e molti altri vini. Tra 
										questi il prestigioso One, un novello di 
										seconda generazione e il Diva, un bianco 
										secco eccellente. Presso l’azienda, si 
										possono acquistare formaggi pecorini e 
										ricotta fresca. 
										
										Tempo 
										occorrente 3,5h         
										
										
										
										
										www.cletonew.altervista.org 
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										●Aiello 
										Calabro |  
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										Poco 
										distante da Cleto, è Aiello Calabro, 
										il paese che fu dei Malaspina, 
										una famiglia che nel passato ha generato 
										due Pontefici, otto Cardinali e decine 
										di arcivescovi. La parte storica più 
										interessante, che comprendeva diversi 
										edifici – case, torri, cappelle – è 
										stata distrutta con i terremoti del 1638 
										e 1783. Il castello, di cui oggi 
										rimangono solo pochi ruderi, era un 
										importante presidio militare 
										imprendibile e ha svolto la sua funzione 
										di carcere, fino all’arrivo dei 
										francesi. Da visitare, l’attuale centro 
										storico, dove fa bella mostra di sé il 
										palazzo di Cybo Malaspina, un edificio 
										estraneo al contesto territoriale, 
										simile a quello costruito da Alberico 
										I°, a Massa Carrara.  |  
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										Ad 
										Aiello Calabro, ha sede il laboratorio 
										di pasticceria Aloisio, produttore di 
										fichi secchi, con metodi ancora 
										artigianali e anche produttore 
										dell’originario pan speziato. |  
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										Ad 
										Aiello, si usa allevare il maiale nero. 
										Ne consegue che gli insaccati che 
										potrete reperire in qualche bottega del 
										posto, hanno un sapore antico e 
										tradizionale. 
										
										Tempo 
										occorrente 3h         
										
										
										
										www.aiellocalabro.net 
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